Geoffrey Webb, grassoccio e dall’aspetto apparentemente innocuo, subisce un tentativo di rapina da parte di un balordo mentre si trova in una sperduta stazione di servizio nell’Oklahoma. Webb si sta dirigendo verso l’Arkansas, parla come un truffatore fuori dal giro da un po’, ma si intuisce che è del mestiere. All’aggressore propone un ambiguo e strano affare: potrà intascare i tremila dollari che ha nel portafoglio, a patto di ascoltare la storia della sua originale quanto inquietante vita…
Inferno in Church Street si è rivelata una lettura davvero appassionante. La storia è di quelle che non lasciano indifferenti, caratterizzata dal ritmo febbrile e dal linguaggio essenziale, conciso. Sono rimasta affascinata dalla trama e dal protagonista, un personaggio totalmente fuori dagli schemi, un ragazzo imbranato e isolato che, grazie alla chiesa battista e al gruppo giovanile, vede cambiare la sua condizione. Anche il ministro della sua chiesa, un giovane battista, ex paria come lui, gli tende una mano e lo conforta rassicurandolo che Dio lo ama. In realtà Geoffrey non crede assolutamente in Dio, ma realizza che “la religione è il lavoro più geniale mai inventato, perché nessuno perde soldi fingendo di parlare all’uomo invisibile che sta lassù” e può diventare un business piuttosto redditizio. Nascosto dietro una rassicurante maschera di timidezza e inoffensività diviene in seguito il cappellano della chiesa battista di Little Rock, con devastanti e inimmaginabili conseguenze. Cruciale l’incontro con Angela, la figlia del pastore Card, una diciassettenne insignificante e senza particolari attrattive, della quale Webb s’invaghisce inspiegabilmente e in modo folgorante. Da qui in poi, una sconvolgente catena di orribili eventi risucchierà la vita di Geoffrey in un vortice di violenza inaudita, lasciando il lettore a bocca aperta. Quest’uomo non prova senso di colpa per le nefandezze che ha commesso e non sente l’esigenza di dover chiedere perdono a nessuno, nemmeno a Dio; considera il mondo un inferno. L’unica emozione che prova è la paura, ma quella di vivere. Jake Hinkson ci regala un personaggio impudente, controverso e dissoluto. Un protagonista diverso, scandaloso, che non si pente mai. Una lettura originale che ci guida nei recessi più bui e nascosti dell’animo umano e che non ha paura di smentire, in maniera cruda e diretta, la convinzione comune che in fondo all’anima di tutti, anche quella della persona più abietta e crudele, ci sia sempre almeno un briciolo di umanità. Lettura interessante.
Inferno in Church Street