IL SESTO INDIZIO di Giovanni Sechi

link originale: https://ilviziodileggereblog.wordpress.com/2018/09/07/il-mio-punto-di-vista-il-sesto-indizio-di-giovanni-sechi/

 

Per gli amanti del thriller, ecco una lettura imperdibile: Il sesto indizio di Giovanni Sechi, una chicca a tinte noir che sorprenderà per l’originalità e la scorrevolezza.

La trama è di quelle che t’incollano alle pagine fin da subito e si sviluppa intorno all’Orpheus, un’agenzia investigativa con una caratteristica peculiare: si occupa prevalentemente di ritrovare persone decedute. Enrico Carta è uno dei due soci, l’altro è il fratello Salvatore, ex poliziotto.Il Sesto indizio” data-medium-file=”https://ilviziodileggereblog.files.wordpress.com/2018/09/40779506_240155386693309_1645061844047495168_n.jpg?w=312&h=312?w=300″ data-large-file=”https://ilviziodileggereblog.files.wordpress.com/2018/09/40779506_240155386693309_1645061844047495168_n.jpg?w=312&h=312?w=640″ /> Il suo compito è cercare i morti seguendo le tracce della loro vita. Per la maggior parte sono persone sulle quali la sorte si è accanita in modo duro, alcune venute a mancare a causa di un incidente, altre per depressione, altre hanno perduto la memoria… I loro cari si rivolgono all’agenzia per avere almeno il conforto di un posto dove piangerli. Monica Ghersi, ricorre all’Orpheus per chiedere un aiuto particolare. Sua figlia Teresa di diciassette anni, amante della natura e degli animali, è stata rapita dieci anni prima da un detenuto in libertà vigilata, tenuta segregata per sei lunghi mesi e in seguito ritrovata in condizioni terribili. La povera ragazza indelebilmente traumatizzata, tre mesi dopo si toglie la vita. La signora Ghersi, non si dà pace e nonostante siano passati dieci lunghi anni, chiede ad Enrico di cercare il rapitore che da allora è scomparso senza lasciare nessun segno, nessun indizio… Sulla trama non posso dire di più, per non rovinare la lettura, aggiungo solo che molti saranno gli interrogativi a cui dare una risposta e solo alla fine dopo molti colpi di scena, la verità verrà a galla.

Il sesto indizio è un romanzo che si legge avidamente, scritto con abilità e competenza. La storia è davvero originale e si sviluppa avvolta in uno stile giovane, fresco, dal ritmo calibrato e una spruzzatina di ironia, che non guasta mai. il sesto indizioHo trovato piuttosto accurati e ben eseguiti i numerosi dialoghi, pilastri portanti di questo romanzo. Il linguaggio dei personaggi riflette le peculiarità di ciascuno: talvolta è forte, ma sempre appropriato al contesto. L’indagine è complessa, ciononostante l’autore riesce a introdurre il lettore all’interno dei suoi meccanismi senza far sentire alcun disagio o incomprensione. Tutto si svolge con logica e dovizia di particolari. La tensione si alza man mano che le vicende si susseguono e viene tenuta alta fino alla fine. Molto interessante il personaggio di Enrico, descritto davvero bene dall’autore. Ho apprezzato il flusso del suo pensiero, i ragionamenti, i rimandi a brevi considerazioni di natura filosofica e pratica, per non parlare dell’attaccamento quasi maniacale alle sue adorate penne stilografiche e l’amore per i canti gregoriani, la musica medioevale e gli studi di filosofia orientale che ne fanno un protagonista insolito e curato. Intrigante la contrapposizione con il fratello Salvatore, alcolista, poco dedito all’igiene e pure un po’ sboccato, ma sempre e comunque sincero. Tra i due c’è grande affetto, un legame inossidabile inciso anche sulla loro pelle. Entrambi, possiedono un talento particolare che sapranno mettere a frutto: quello di Enrico è di trovare i morti, quello di Salvatore è di schivare proiettili… Due personaggi quasi antitetici che però hanno in comune molto più di quello che credono… Insomma, una lettura a tutto tondo, con una decisa personalità, che riesce a mantenere sempre alta l’attenzione fino al finale. Cosa desiderare di più?

ultimo logo 1

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com